Maritozzo goloso
Ingredienti
- Farina per panettone (W 320) g 1200
- Zucchero semolato g 300
- Burro g 150
- Lievito compresso g 50
- Baccello di vaniglia 1
- Uova g 850
- Lievito madre g 300
- Sale g 30
- Latte g 550
- Zucchero g 130
- Amido di riso g 22
- Amido di mais g 22
- Tuorli g 165
- Baccello di vaniglia ½
- Limone g 2
- Pristine Hulalà Gold g 450
Preparazione
- Impasto
Versare all'interno di un’impastatrice la farina, la metà dello zucchero, la metà del burro, il lievito compresso e circa il 95% delle uova. Quando si sarà formata la maglia glutinica aggiungere il lievito madre a giusta maturazione. Successivamente unire il sale miscelato alle uova rimanenti, a seguire versare a pioggia lo zucchero e infine il burro rimasto. Ultimato l'impasto spezzare e formare delle palline di un peso di 55 g e predisporre su teglia con carta da forno, quindi mettere a lievitare a 26°C per circa 4 ore. Una volta lievitate infornare a 200°C per circa 5 minuti. Non appena le palline si saranno raffreddate, tagliare con l'aiuto di un coltello a metà e farcire. - Farcitura
Portare a bollore il latte con il baccello di vaniglia e la scorza di limone, a parte mescolare l'amido di riso, quello di mais, lo zucchero, i tuorli e la polpa di vaniglia. Quando il latte arriverà a bollore, filtrare e versare nella miscela di zuccheri e tuorli, tornare sul fuoco e cuocere alla temperatura di 82°C. - Finitura
Tagliare a metà i maritozzi, ma senza reciderli completamente. Farcire con un velo di crema pasticcera (circa g 18) e Hulalà Gold precedentemente montata a neve ferma (circa g 90).
Curiosità e suggerimenti
Pare che l’origine del maritozzo risalga addirittura all’epoca degli antichi romani, che usavano mangiare una sorta di “panino dolce” arricchito con miele e uvetta. In tempi più recenti il Maritozzo divenne anche il dono bene augurante che il fidanzato regalava alla promessa sposa il primo venerdì di marzo (odierno San Valentino). In questo caso il dolce aveva in superficie una decorazione di zucchero rappresentante due cuori trafitti, e talora celava un anello o un piccolo oggetto d’oro. L’origine del nome deriverebbe dalla deformazione burlesca di “marito”. Tipico dolce romano, oggi il maritozzo è celebrato da molti pasticceri. L’elemento caratteristico è la farcitura, tipicamente abbondante. L’utilizzo della crema vegetale Hulalà contribuisce a dare stabilità oltre che gusto a questo dolce tipico della tradizione italiana.